Tutti gli ordini contenenti Il mio vulcano saranno spediti a partire dalla data di uscita (17 maggio).
A Central Park nel giro di tre settimane una roccia si trasforma, sotto gli occhi sbigottiti dei passanti, in un vulcano attivo alto tremila metri. L’inspiegabile evento sembra coincidere con un crescendo di fenomeni in tutto il mondo.
John Elizabeth Stintzi intreccia molte vite a quella del vulcano: un bambino vive la caduta dell’Impero azteco; un ricercatore a Tokyo indaga la leggenda di una donna che scende da un vulcano per distruggere villaggi e città; una persona trans negli Stati Uniti scrive un romanzo su una civiltà che prospera in un pianeta impossibile; un pastore nomade in Mongolia viene trasformato dalla puntura di un bombo in una creatura verde, spinosa e fiorita. In tutte queste vite, la trasformazione sembra essere l’unica speranza concessa: cambiare, superarsi, bruciare il sé.
Un’opera straripante sulla profondità delle connessioni umane ed ecologiche, che unisce il meraviglioso e l’assurdo al realismo più crudo.
Il mio vulcano ci ricorda cosa significa vivere in un mondo in fiamme.
Tradotto da Clara Nubile.
© Foto di Melanie Pierce
John Elizabeth Stintzi
John Elizabeth Stintzi (they/she) è una persona trans e non-binary nata in Ontario. Oltre a scrivere romanzi e poesie, Stintzi disegna fumetti, insegna e si occupa di arte figurativa.
Dopo il romanzo Vanishing Monuments e la raccolta di poesie Junebat, Il mio vulcano – in corso di traduzione in varie lingue – ha vinto il Sator New Works Award, è stato selezionato per il Brooklyn Public Library Book Prize for Fiction ed è stato nominato come miglior romanzo dell’anno da «Kirkus Reviews», New York Public Library e «Independent Book Review».