Cos’hanno in comune lo slogan «Make America Great Again», guardare le pubblicità della nostra infanzia su YouTube e i dinosauri di Jurassic Park? La nostalgia, l’emozione indagata da Grafton Tanner come potente forza sociale, culturale e politica.
Le aziende ricoprono i loro prodotti di una patina nostalgica per indurre all’acquisto, mentre i politici la sfruttano per orientare il consenso auspicando il ritorno a un passato idealizzato e intollerante.
Quando il futuro sembra scomparire, la nostalgia è un rifugio rassicurante ma anche un pericoloso strumento di manipolazione. Ma possiamo prendere la nostalgia sul serio e utilizzarla in modo trasformativo? Possiamo evitare di restare intrappolati in cicli nostalgici che ci rubano il futuro? Il nostro avvenire dipende da questo.
Tradotto da Marco Carassai
Grafton Tanner
Grafton Tanner insegna al dipartimento di Communication Studies dell’Università della Georgia ed è autore di diversi libri che esplorano le intersezioni tra nostalgia, tecnologia e retorica del neoliberismo. Ha scritto per «The Nation», «Los Angeles Review of Books», «Jacobin» e «Real Life».
Nostalgoritmo è il suo primo libro pubblicato in italiano.
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