Maestro riconosciuto dell’antipsichiatria, Laing ha sorpreso tutti con questo volume di poesie che, apparso nel 1970, rappresenta in realtà, e con coerenza, una delle facce della sua ricerca. Il libro illustra infatti le concezioni di Laing sui modi di relazione fra gli individui, cioè «sull’esperienza e il comportamento interpersonali». Ognuno di noi si fa del comportamento altrui un’idea soggettiva, che rappresenta la sua «esperienza» dell’altro. L’intersecarsi di queste «esperienze», il loro urtarsi e modificarsi senza sosta creano una serie praticamente infinita di «nodi», di legami d’amore, di dipendenza, d’inquietudine.
INFORMAZIONI
- Pagine 94
- ISBN: 978-8806166199

Ronald D. Laing
Ronald D. Laing (1927 – 1989), è una delle figure piú innovative e controverse del pensiero psichiatrico. Probabilmente il più conosciuto psichiatra radicale del nostro tempo, lavorò come terapista, soprattutto in Inghilterra, nel campo della follia umana, lasciando un’impronta profonda con i suoi scritti. Applicò il concetto di filosofia esistenziale all’esperienza della cosiddetta schizofrenia, dedicando il lavoro di una vita nel tentativo di re-descrivere l’esperienza psicotica attraverso una comprensione di tipo umanistico nel tentativo di reintrodurla all’interno di una quotidiana attenzione e tolleranza della società con una ferma opposizione alla ospedalizzazione psichiatrica delle persone destinate a diventare lo psicotico della famiglia. Formulò la visione della pazzia come tentativo dell’individuo di curarsi spontaneamente dalle situazioni folli in cui è costretto a vivere, e come questo tentativo sia da considerare alla stregua di un naturale processo di guarigione che dovrebbe essere aiutato a fare il suo corso invece di ostacolarlo, bloccarlo e sospenderlo per sempre con energiche somministrazioni di intrugli psicofarmacologici, sino a rinchiudere la gente negli “istituti psichiatrici” in un processo di totale degradazione. Molto conosciuto per i suoi numerosi contributi al movimento denominato “antipsichiatria”.