Therese ha abbandonato lavoro e affetti per rinchiudersi in una camera d’albergo, intenzionata a non comunicare con l’esterno finché non avrà risolto l’enigma che l’assilla fin dalla giovane età. Nel farlo, lavora convulsamente a una lettera indirizzata alla sorella e gremita di ritagli, fotografie, diagrammi, schizzi e correzioni che punteggiano un testo insieme limpido, poetico e riflessivo. Il risultato è un romanzo che ibrida confessione privata e pamphlet filosofico, giallo a chiave e libro illustrato, per raccontare la storia di una donna che si preoccupa di un temperamatite, di un bicchiere o di un rossetto e, allo stesso tempo, vive una profonda tensione esistenziale in cui s’incontrano la ricerca di Dio, il paradosso e la forma dell’infinito.
Un’opera pirotecnica, intima e non priva d’ironia, in cui l’idea della verità sembra solo un inganno.
INFORMAZIONI
- Pagine 117
- ISBN: 978-8867901012

Francesco D’Isa
Francesco D’Isa (Firenze, 1980), di formazione filosofo e artista visivo, ha esposto in gallerie e centri d’arte contemporanea. Dopo l’esordio con la graphic novel I. (Nottetempo, 2011), ha pubblicato saggi e romanzi per Hoepli, Effequ, Tunué e Newton Compton. Il suo ultimo saggio è contenuto in Trilogia della Catastrofe (Effequ, 2020) mentre il suo ultimo romanzo è La Stanza di Therese (Tunué, 2017). Direttore editoriale de L’Indiscreto, scrive e disegna per varie riviste.