Da quando, nel 1970, fu inserita dall’FBI nella lista delle dieci persone più ricercate dagli Stati Uniti, per poi finire assolta da tutte le accuse che le venivano rivolte nel corso di uno storico processo, Angela Davis è diventata una delle figure più iconiche del ventesimo secolo. Sempre pronta a schierarsi pubblicamente dalla parte degli sfruttati e degli oppressi, ha scritto nel corso degli anni decine di saggi dedicati all’intersezione tra razza, classe sociale e genere, alla liberazione dei Neri, in America e non solo, e al sistema carcerario degli Stati Uniti.
Cinquant’anni di lotte raccoglie le interviste più significative rilasciate da Angela Davis nel corso della sua vita, dando conto della sua intensa e incessante attività di docente, studiosa e attivista, contrassegnata da un impegno inflessibile e da un’incrollabile lucidità.
La traduzione di questo libro è il frutto di un seminario organizzato da minimum lab e diretto da Luca Briasco al quale hanno partecipato: Sofia Artuso, Olga Ferrero, Marina Finaldi, Milica Joketic, Giulia Meschiari,Greta Pavan e Antonella Straullu.
INFORMAZIONI
- Pagine 329
- ISBN: 978-8833895451

Angela Davis
Angela Yvonne Davis (1944), leggendaria attivista della lotta degli afroamericani contro il razzismo fin dagli anni Sessanta, è stata iscritta fino al 1991 al partito comunista e poi fondatrice di Critical Resistance, movimento per l’abolizione del sistema carcerario. Nel 1970 fu accusata di complicità nell’omicidio di un giudice e scontò un periodo in carcere che, grazie all’appassionata difesa che condusse personalmente nel corso del processo, suscitò una grande campagna di solidarietà in tutto il mondo. Assolta nel 1972, ha continuato le sue battaglie per l’emancipazione dei neri e delle donne ed è stata docente nel dipartimento di History of Consciousness dell’università di Santa Cruz in California, dove ha diretto anche il Women Institute. Autrice di numerosi saggi e articoli, in italiano si trovano il suo Autobiografia di una rivoluzionaria (minimum Fax, 2007) e Aboliamo le prigioni? (minimum fax, 2009).
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