Una nuova generazione di leader donne sta conquistando la scena internazionale. Il soffitto di vetro finalmente scricchiola, ma siamo sicuri di essere alle porte di un cambiamento epocale? A guardare bene, purtroppo, si scopre un secondo soffitto, più resiliente e invisibile: è quello dei dati che governano la nostra realtà e che sono sempre più cruciali nel determinare non solo come sono disegnate le nostre auto e le nostre città o chi assumere dopo un colloquio di lavoro, ma anche come funzionano molti farmaci salvavita o come si comportano i sistemi di intelligenza artificiale. Ecco perché le donne hanno il 75 per cento di probabilità in più di soffrire per gli effetti collaterali di un medicinale e il 17 per cento in più di morire in un incidente stradale. Il mondo, è vero, sta cambiando. Ma lentamente.
Al ritmo attuale ci vorranno 280 anni per raggiungere la parità di genere nella computer science e 258 nella fisica, anche perché il sistema dell’informazione è ancora molto maschio-centrico: per esempio, otto notizie su dieci parlano di uomini. Emanuela Griglié e Guido Romeo ci accompagnano in un viaggio nel maschilismo dei dati e dimostrano che contrastarlo aiuterebbe a creare una società – sorpresa – migliore anche per gli uomini.
INFORMAZIONI
- Pagine 145
- ISBN: 978-8875789282

Emanuela Griglié
Giornalista, scrive per La Stampa e Repubblica Salute principalmente di innovazione, cultura digitale e scienza. Collabora su temi di costume e società con Harper’s Bazaar ed Esquire, ed è stata editor su argomenti di attualità per Vogue e L’Uomo Vogue. In precedenza ha scritto per Italia Oggi e Il Mondo, e ha fatto parte del team che ha creato e lanciato City, primo free press italiano del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.

Guido Romeo
Giornalista, scrive per Il Sole 24 Ore di economia e digitale. È stato responsabile per il business e l’innovazione di Wired, e il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti in Italia e all’estero. È autore, insieme a Ernesto Belisario, di Silenzi di Stato. Storie di trasparenza negata e di cittadini che non si arrendono (Chiarelettere, 2016). Su Twitter è @guidoromeo.