Non scusarti per quel che hai fatto – Mahmud Darwish

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L’opera di Mahmud Darwish, allo stesso tempo artistica e politica, è caratterizzata dalla transizione dalla fase rivoluzionaria e patriottica degli esordi (la “poesia della resistenza”) alla rielaborazione del dramma palestinese “attraverso una ricerca estetica che si appropria di motivi sia simbolisti sia epici” (Simone Sibilio). È un passaggio graduale, che ha allontanato Darwish dall’immagine del poeta-militante e gli ha spesso attirato critiche da parte dei lettori, infine persuasi che anche un “poeta nazionale” debba essere soprattutto un poeta. Nell’ultima produzione di Darwish la scrittura è incentrata sulla complessità dell’esistenza, sul dialogo tra il sé e l’altro e sull’osservazione dell’umanità attraverso la descrizione di luoghi storici, mitici e del quotidiano. A questa fase appartiene la raccolta Non scusarti per quel che hai fatto, pubblicata nel 2004, pochi anni prima della morte del poeta. È un’opera densa di meditazioni sulla vita e sulla fine, sui temi, da sempre centrali nella scrittura di Darwish, della memoria e dell’esilio, del tempo e dell’assenza, della perdita e dell’identità, dell’appartenenza e della nostalgia. I testi, colmi di profumi, di immagini, di oggetti quotidiani e azioni minime, di metafore e mistero, sono modulati su toni a volte più meditativi e tendenti alla prosa a volte spiccatamente lirici: vi si avverte chiaramente il ritmo da cui il poeta, “l’indeciso tra prosa e poesia” (In presenza d’assenza, 2006), si sente da sempre abitato.

INFORMAZIONI
  • Pagine 208
  • ISBN: 978-8883064296
L'autore
Mahmud Darwish

Mahmud Darwish nasce nel 1941 ad al-Birwa, nell’alta Galilea. Con l’espulsione di massa dei palestinesi, e la costituzione dello stato di Israele (1948), il suo villaggio viene distrutto. La sua famiglia si rifugia in Libano e rientra clandestinamente in Palestina dopo un anno. Da allora Darwish vive nella condizione di profugo e “clandestino” nella sua stessa terra governata da Israele. Per il suo attivismo politico è più volte incarcerato e condannato agli arresti domiciliari. La sua vita è segnata dall’esperienza dell’esilio in Europa e, nel mondo arabo, in Egitto, in Libano e a Tunisi al seguito dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, del cui consiglio esecutivo fa parte dal 1987 al 1993. Dopo gli accordi di Oslo (1993) rientra nella sua terra e vive tra Ramallah, in Cisgiordania, e Amman, in Giordania. Spesso definito “il poeta nazionale della Palestina”, Mahmud Darwish si dichiarava “cantore universale dell’amore e della libertà”. I suoi versi, conosciuti e amati in tutto il mondo arabo, in ogni contesto sociale, sono stati musicati da alcuni tra i maggiori compositori arabi. Le sue opere sono state tradotte in più di venti lingue e in tutto il mondo gli sono stati assegnati numerosi premi.

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