L’obiettivo di questo libro piccolo e pulsante non è semplicemente quello di “creare scompiglio” scegliendo di raccontare la storia non attraverso fatti e pensieri, ma attraverso i suoni. È piuttosto quello di mostrare una narrazione diversa, in cui il sud del mondo si rivela parte fondamentale della modernità fin dal suo inizio e non elemento estraneo e sempre in ritardo, sempre indietro, rispetto al nord.
Nei versi di Mahmood, nel successo di Umm Kalthum e nelle ricerche sulla voce di Demetrio Stratos, è nascosto un chiaro invito ad abbandonare ogni tentativo di distinguere una volta per tutte ciò che è culturalmente “nostro” dal “loro” e a capire che non solo la musica, ma anche concetti come la cittadinanza e la democrazia viaggiano, vengono tradotti e trasformati.
INFORMAZIONI
- Pagine 238
- ISBN: 979-1280195012
Iain Chambers
Iain Chambers è nato nel 1949 nel nord dell’Inghilterra. Si è specializzato in Studi culturali presso il Centre for Contemporary Cultural Studies dell’Università di Birmingham, prima di stabilirsi a Napoli dove ha insegnato fino al 2019, tenendo corsi di teoria culturale e postcoloniale all’Università L’Orientale. La sua ricerca interdisciplinare verte sulla musica e sulle culture popolari e metropolitane.
Tra le sue pubblicazioni italiane più importanti: Sulla soglia del mondo. L’altrove dell’Occidente (Meltemi 2003), Le molte voci del Mediterraneo (Raffaello Cortina 2007), Ritmi urbani: pop music e cultura di massa (nuova edizione, Meltemi 2018), Paesaggi migratori: cultura e identità nell’epoca postcoloniale(nuova edizione, Meltemi 2018), La questione mediterranea (con Marta Cariello, Mondadori, 2019). I suoi libri sono stati pubblicati e tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, giapponese e turco.
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