Com’è possibile che l’aspirapolvere abbia risucchiato il nostro tempo libero? Torniamo a casa dopo una giornata faticosa di lavoro e ci attende una lista infinita di compiti da svolgere invece del meritato riposo. Preparare da mangiare, pulire, occuparsi dei figli… Sembra che non ci sia mai fine al lavoro domestico che continuamente assorbe il tempo che fatichiamo a definire “libero”. Ripercorrendo la storia delle nostre case nel corso dell’ultimo secolo, Hester e Srnicek mostrano come la tecnologia non abbia davvero abbattuto il numero di ore dedicate alle pratiche domestiche, allontanandoci dalla liberazione promessa. Riscoprendo le prospettive dimenticate contro il lavoro domestico, questo saggio traccia una via femminista e comunitaria per ripensare le nostre abitudini di vita, le nostre aspettative e le nostre città.
Tradotto da Andrea Colamedici e Alessandro Sahebi
Helen Hester e Nick Srnicek
Helen Hester è docente di Gender, Technology and Cultural Politics alla University of West London. Fondatrice del collettivo femminista internazionale Laboria Cuboniks, si occupa di tecnofemminismo e teorie della riproduzione sociale. È autrice di Xenofemminismo (Produzioni Nero, 2018).
Nick Srnicek è un politologo canadese, docente di Digital Economy presso il dipartimento di Digital Humanities del King’s College di Londra. È autore, insieme ad Alex Williams, di Inventare il futuro. Per un mondo senza lavoro (Produzioni Nero, 2018).
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