Taccuini del deserto nasce da un lungo soggiorno dell’autore nel deserto californiano del Mojave e da lì, luogo dove tutto inizia e finisce, trae uno sguardo inedito e assolutamente affascinante su quanto l’umanità sta vivendo in questo momento storico “in cui tutto, compreso il tempo, sembra sull’orlo del collasso”: una crisi irreversibile e sempre più profonda alla quale sembra non esserci rimedio se non la fine della nostra civiltà. E proprio dal deserto, simbolo al tempo stesso di morte e di trascendenza, che “ti fa arretrare e mette l’eternità in primo piano”, Ben Ehrenreich prende le mosse per riflettere su cosa significhi l’idea di “fine dei tempi” non solo per la nostra civiltà ma anche per quelle che ci hanno preceduto. Come fronteggiare dunque l’Apocalisse ora che il tempo, suggerisce l’autore, sembra essersi annodato su se stesso? E cosa ci insegna la fine di intere civilizzazioni quali per esempio quella dell’antico Egitto e dei Maya? Passando dalla mitologia alla scienza, dalla storia delle religioni alla politica, dalla cosmologia all’antropologia e al racconto autobiografico, Taccuini del deserto affronta il senso più profondo e riposto dell’essere vivi qui e oggi, sospesi in un tempo di assoluta incertezza, ma che ci pone problemi e domande non troppo dissimili forse da quelli che altre civiltà prima di noi hanno affrontato, sopravvivendo in modi nuovi oppure scomparendo per sempre.
INFORMAZIONI
- Pagine 368
- ISBN: 979-1280028105

Ben Ehrenreich
Ben Ehrenreich scrive di cambiamento climatico per Nation. Il suo lavoor è apparso sulla rivista Harper’s, sul New York Times Magazine, il London Review of Books, e la rivista Los Angeles. Nel 2011, è stato insignito del National Magazine Award. Il suo ultimo libri, The Way to the Spring: Life and Death in Palestine, basato sulla sua testimonianza dalla Cisgiordania, è entrato nella classifica dei Migliori Libri del 2016 secondo il Guardian. È anche autore di due romanzi, Ether e The Suitors.