«Il cibo ha una storia spaventosa, eroica, miracolosa. La scrittura sacra contiene narrazioni di provviste dal cielo.
La parola fame è stata più temuta della parola guerra, della parola peste, di terremoti, incendi, inondazioni.
Si è ammansita presso di noi l’ultima virata di bordo del secolo, permettendo insieme alla medicina la prolunga inaudita dell’età media.
Si è costituita una scienza dell’alimentazione. Lentamente le porzioni si sono trasformate in dosi, le etichette forniscono l’apporto in calorie.
Sono di un’epoca alimentare precedente a questa, basata sulla scarsa quantità e varietà. Mi è rimasto in bocca un palato grezzo, capace di distinguere il cattivo dal buono, ma povero di sfumature intermedie. Ho le papille del 1900.
Qui ci sono storie mie di bocconi e di bevande, corredo alimentare di un onnivoro».
Così scrive nella premessa Erri De Luca, che subito ci conduce fra odori e sapori che raccontano di lui ma anche di un mondo perduto di pranzi della domenica al profumo di ragù, di pasti consumati in cantiere e nei campi base in ascesa sulle vette, e di osterie, dove le generazioni si mischiavano, “stanze di popolo”.
Un mondo che si fa materia e trasmissione di cultura anche grazie alle ricette della nonna Emma e della zia Lillina, trascritte dalla cugina Alessandra Ferri e condivise con i lettori. Le pagine trovano un contrappunto negli interventi del biologo nutrizionista Valerio Galasso, che riprende dal punto di vista scientifico queste storie di cibo familiare, approfondendone il valore e offrendo una chiave per un sano comportamento alimentare.
In una città che visito per la prima volta assaggio l’acqua di una fontana pubblica e il pane di un forno. Ogni posto distilla la sua acqua e ha le sue notti per cuocere l’impasto.
INFORMAZIONI
- Pagine 192
- ISBN: 978-8807034930

Erri De Luca
Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Diciottenne, vive in prima persona la stagione del ’68 ed entra nel gruppo extraparlamentare Lotta Continua. Poi sceglie di esercitare diversi mestieri manuali in Africa, Francia, Italia: camionista, operaio, muratore. Studia da autodidatta l’ebraico e traduce alcuni libri della Bibbia. È opinionista de il Manifesto.
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