Nove anni dopo Occupy, le preoccupazioni sollevate dagli attivisti in merito al sistema sanitario sono diventate un problema di sicurezza nazionale con l’emergenza del Covid-19. Quanto alla crisi ecologica, procede placidamente. Se il movimento Occupy non è riuscito fino a ora a deviare il corso della Storia non significa tuttavia che sia stato un fallimento. In un mondo in cui a poco a poco crollano molte infrastrutture di welfare che davamo per scontate, è necessario che la società civile si doti di strutture sue proprie per garantire le funzioni fondamentali in grado di assicurare la partecipazione e la socializzazione. In questo senso Zuccotti Park era davvero un’avanguardia, un tentativo di “occupare” in qualche modo quegli spazi vuoti che il capitalismo lascia esistere. Come oggi fanno molto efficacemente le minoranze etniche e religiose. Perché per quanto inevitabile appaia l’ordine economico del mondo, sintatticamente ben formato secondo le leggi che si è dato, a esso manca sempre qualcosa: un senso.
INFORMAZIONI
- Pagine 128
- ISBN: 978-8874528011

Noam Chomsky
Noam Chomsky (1928), considerato uno dei massimi linguisti contemporanei, è anche autore di numerosi saggi politici, che hanno fatto di lui uno degli intellettuali militanti più ascoltati negli Stati Uniti e nel mondo. Per il Saggiatore ha pubblicato tra gli altri Conoscenza e libertà (2010), Stati falliti (2011), 11 settembre. Dieci anni dopo (2011), La fabbrica del consenso (con Edward S. Herman, 2014).
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