Versi beffardi, dissacranti. Epigrammi autoironici, dinamitardi. Spesso brevissimi. Ma nel gioco delle rime che scandiscono le poesie di Paola Sansone, quello che colpisce è l’uso del genere comico, che ricorda le smorfie dei clown, buffo e tragico, nel contempo, usato come antidoto ai problemi quotidiani. Capita sovente che chi legge queste poesie abbia voglia poi di leggerle a voce alta a qualcuno. Perché? Questo è un mistero racchiuso forse nei tanti autoritratti presenti nel libro. Come quello, in cui l’autrice scrive di se stessa: «Chiudermi in casa / a stirare camicie / poco mi gasa / niente mi dice».
INFORMAZIONI
- Pagine 360
- ISBN: 978-8867992744

Paola Sansone
Nata a Genova nel 1961, lavora in ospedale come tecnico di laboratorio. Esordisce nell’antologia Under 25 Giovani blues curata da Pier Vittorio Tondelli. Nel 1991 un estratto della sua raccolta di poesie Comicamente parlando viene allegato alla rivista letteraria Wimbledon e nel 2002 esce il libro. Nel 2011 pubblica il libro di poesie Raccolta differenziata (Ibiskos ed.). Finalista al Premio per cantautrici Bianca D’Aponte 2007 con il brano Raccontar favole tratto da una delle sue poesie. È autrice e interprete dello spettacolo teatrale Cartella clinica: d’istruzioni per l’uso.