Nel 1970 Pier Paolo Pasolini curò personalmente un volume di «poesie vecchie» tratte da Le ceneri di Gramsci (1957), La religione del mio tempo (1961) e Poesia in forma di rosa (1964). Considerava questa scelta come «un atto conclusivo di un periodo letterario per aprirne un altro» e su richiesta di Livio Garzanti ne scrisse l’introduzione, intitolandola Al lettore nuovo. L’antologia – qui riedita integralmente con l’aggiunta di una breve nota – proponeva un volume di poesie a sei anni di distanza dall’ultima raccolta pubblicata. «Sei anni sono pochi: ma se si pensa che il primo di questi volumi che qui sono antologizzati è uscito nel giugno del ’57, allora l’intervallo di sei anni diventa l’intervallo di un’intera epoca letteraria e politica. Suppongo quindi di rivolgermi a un “lettore nuovo”. E ad esso non so e non voglio dare altro che informazioni».
INFORMAZIONI
- Pagine 238
- ISBN: 978-8811688761

Pier Paolo Pasolini
Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922. Per tutta l’infanzia e l’adolescenza segue il padre, ufficiale di fanteria, nei suoi spostamenti, trasferendosi continuamente da una città all’altra del Nord Italia. Nel 1942 a causa della guerra si rifugia nel paese materno, Casarsa in Friuli. Sin da giovane, inizia a scrivere poesie, alternando testi in italiano e in friulano. Nel 1942 esce il suo primo libro Poesie a Casarsa. Nel corso della sua vita l’attività poetica costituirà una costante e porterà alla pubblicazione di alcuni dei più importanti testi della letteratura italiana del Novecento. Nel 1950 Pasolini è costretto a lasciare il Friuli e si trasferisce a Roma. Nel 1955 esordisce nella narrativa con Ragazzi di vita. Parallelamente, entra nel mondo cinematografico come collaboratore di Fellini e di Bolognini. Nel 1960-61 avviene il passaggio alla regia con il lungometraggio Accattone. Nel 1973 inizia la collaborazione al Corriere della Sera. In una serie di articoli – pubblicati successivamente nei volumi Scritti corsari (1975) e Lettere luterane (postumo, 1976) – lo scrittore affronta le scottanti questioni dell’Italia contemporanea. La notte tra il 1 e il 2 novembre 1975, Pier Paolo Pasolini muore assassinato all’Idroscalo di Ostia, vicino a Roma.