Un’ampia antologia di poesie selezionate dallo stesso poeta ci introduce nel poliedrico universo borgesiano. Egli conosce come nessuno il piacere pericoloso della lettura. Gioca e falsifica. Fingendo di essere un istrione, si applica sempre nuove maschere sul volto. Fugge se stesso in altri se stessi, che lo inquietano ancor di più: si insegue e si nasconde attraverso simboli, ombre, tropi, metafore, enciclopedie, libri veri e immaginari, labirinti veri e sognati. Alla fine di questa lunghissima fuga nessuno può affermare se Borges abbia davvero trovato la propria identità o l’abbia eternamente smarrita. Il commento di Roberto Paoli rintraccia tutte le allusioni culturali del più dotto fra i poeti moderni.
INFORMAZIONI
- Pagine 336
- ISBN: 978-8817002134
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges, nato nel 1899 a Buenos Aires, è stato tra i massimi scrittori argentini e mondiali. Studente a Ginevra durante la Prima guerra mondiale, si recò poi in Spagna dove partecipò alla nascita del movimento poetico ultraista. Tornato in Argentina nel 1921, esordì come poeta nel 1923. Nel 1925 incontrò Elsa Asteta Millán, che sposerà quarant’anni dopo. Sebbene affetto da una forma incurabile di miopia, che lo avrebbe portato progressivamente alla cecità, svolse un’intensa attività pubblicistica e scrisse saggi, poesie, racconti fino ai suoi ultimi anni. Dal 1955, dopo la deposizione di Perón, divenne direttore della Biblioteca Nazionale e insegnò letteratura all’Università di Buenos Aires. Morì nel 1986 a Ginevra, con a fianco la seconda moglie, María Kodama.