«La città mi ha insegnato infinite paure: / una folla, una strada mi han fatto tremare, / un pensiero talvolta, spiato su un viso». Sono frasi da I Mari del Sud, la poesia che apre Lavorare stanca (pubblicata una prima volta nel 1936 – con qualche censura – e poi, con l’aggiunta di alcune liriche, nel 1943): vi si può leggere il punto di vista da cui muove la scrittura poetica di Pavese, un’osservazione partecipata ed emotivamente coinvolta, e insieme un distacco, una distanza incolmabile e paurosa dagli altri. Ma allo stesso tempo già dagli inizi, questa raccolta mostra un’unità d’accenti e nei suoi versi lunghi e “narrativi” Pavese riesce a raccontare delle Langhe e della città (Torino) come di campi bruciati dal sole e di amori crudeli quanto può esser crudele la vita. Ben più intima è la voce che si strugge nella raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (uscita postuma nel 1951), in cui una speranza d’amore, luminosa e definitiva, è cercata e dolorosamente negata.
INFORMAZIONI
- Pagine 160
- ISBN: 978-8822755568

Cesare Pavese
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo 1908 – Torino 1950), scrittore, poeta, traduttore e critico letterario, è stato uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento. Tra le sue opere più importanti Lavorare stanca, La luna e i falò, La casa in collina.