Giulia, Monica, Elisa, Loveth. Quattro donne sole. Quattro gravidanze non desiderate. Quattro corpi in cui perdersi. Quattro storie vere di libertà negate per squarciare il velo d’ipocrisia che avvolge il tema dell’aborto in Italia.
Aumento degli obiettori di coscienza, maternità obbligatoria, informazione faziosa, Legge 194 sotto minaccia costante, ingerenza della lobby cattolica in consultori e ospedali: in Italia come in Europa l’Interruzione Volontaria di Gravidanza resta un tema incandescente, al centro di un dibattito spesso pretestuoso, in un Paese dove è sempre più difficile abortire. Nonostante le apparentemente folte schiere di pro-choice e childfree.
Quattro donne, quattro aborti, quattro corpi che cambiano, quattro storie di cronaca italiana incise sulla pelle, raccolte e raccontate da due giovani autrici per parlare direttamente al cuore dei lettori con il linguaggio delle emozioni.
INFORMAZIONI
- Pagine 144
- ISBN: 978-8897555365

Alessia di Giovanni
Sceneggiatrice, scrittrice e videomaker, ha collaborato con Sperling&Kupfer, SkyCinema, R101, Mediaset, Comedy Central, Mondadori, Ilfattoquotidiano.it.
Ha co-fondato lo Studio CreativeComics, che si occupa di cinema, fumetto e contaminazione dalla fine degli anni Novanta.
Ha diretto il western horror al femminile A pezzi, con Elena Di Cioccio e musiche di Manuel De Sica. Il suo ultimo documentario, Lavoratrici, indaga le vite di venti ragazze tra violenza e molestie sul luogo di lavoro. Cura la rubrica satirica di genere de-genere Porca Eva! su Radio Popolare.
Ha sceneggiato Io so’ Carmela per i disegni di Monica Barengo (BeccoGiallo, 2013) e Piena di niente, dedicato a quattro storie vere per squarciare il velo d’ipocrisia che avvolge il tema dell’aborto in Italia.

Darkam
Darkam (Eugenia Monti) è nata a San Marino nel 1985, stabilendosi poi a Berlino, dove lavora come artista freelance, tatuatrice, fumettista e illustratrice.
Tra le sue pubblicazioni c’è il libro illustrato I Sarti del Sonno (Blu Gallery) e la graphic novel Piena di niente (BeccoGiallo). Fa inoltre parte del marchio editoriale Progetto Stigma.
Collabora con l’italiana Blu Gallery e a Berlino con Cell63/ Luisa Catucci Gallery.
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