Ogni poesia scalfisce una resistenza, eleva il linguaggio, ripudia la banalità, si misura con la vita. È questo l’insegnamento di Nell’inganno della soglia, raccolta che ha segnato la poesia del Novecento e un capitolo straordinario della vicenda artistica di Yves Bonnefoy, il quale qui più che mai piega il linguaggio e si getta nella materia che lo nutre: l’esperienza sempre tesa del vivere. Nell’inganno della soglia è una riflessione sulla natura, sulla memoria e sullo scorrere del tempo: la parola di Bonnefoy non può esistere senza un accordo con il paesaggio, con gli umani e gli oggetti che lo abitano, e fa i conti con la condanna della nostra mortalità. Pubblicato per la prima volta nel 1975 e qui presentato in nuova traduzione, Nell’inganno della soglia raccoglie il frutto di decenni di sperimentazione poetica e conserva ancora tutta la sua potenza, mostrando, come scrive Fabio Scotto nell’introduzione, che «scrivere è varcare una soglia, quella dell’indicibile, scontrarsi a una porta coriacea, ingannevole, chiusa».
INFORMAZIONI
- Pagine 184
- ISBN: 978-8842827320

Yves Bonnefoy
Yves Bonnefoy (Tours, 1923 – Parigi, 2016) è stato uno dei massimi poeti del Novecento, autore, oltre che di raccolte liriche – come Quel che fu senza luce. Inizio e fine della neve (Einaudi, 2001), Le assi curve (Mondadori, 2007) e L’ora presente (Mondadori, 2013) –, di numerosi scritti sull’arte e sulla letteratura – tra cui Osservazioni sullo sguardo (Donzelli, 2003), Il digamma (ES, 2015) e Poesia e fotografia (O Barra O, 2015). Nel 2010 è apparso, a cura di Fabio Scotto, il Meridiano L’opera poetica (Mondadori).