È impressionante come il lavoro di Maté abbia preconizzato il tempo in cui viviamo tra pandemia e guerra, e come La Galleria Nazionale in pieno lockdown abbia deciso di portare avanti un progetto così puntuale, che avrebbe potuto avere come sottotitolo anche quella frase scritta su un lenzuolo esposto fuori dal balcone di un appartamento in Spagna: «La romanticizzazione della quarantena è un privilegio di classe». Già, perché mentre tanti di noi leggevano libri e vedevano film, oltre a preparare piatti succulenti e ipercalorici, altri facevano la guerra tra le quattro mura di casa.
It is impressive how Maté’s work has announced the times in which we live, from pandemic to war. It is also impressive how the Galleria Nazionale decided to take on such a timely project in the midst of a lockdown, which could have used the following phrase as a subheading, written on a bedsheet hung from a balcony in Spain: «Romanticising lockdown is a class privilege». Quite right. While some of us read books and watched films and others prepared tasty, calorific meals, others were fighting wars within the four walls they call home.
Con saggi di: Carlo Greppi, José Luis Pardo, Antonello Tolve, Valeria Lupo, Cecilia Canziani.

Mateo Maté
Mateo Maté (Madrid, 1964) ha tenuto mostre personali al Weserburg Museum (Brema, Alemania, 2021), alla Galleria Nacionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma, Italia, 2020), al Museo Reina Sofía (Madrid, 2012), al Museo Siqueiros (Messico DF, 2011) e in molti altri. Ha partecipato a mostre collettive anche in vari altri musei e centri d’arte.
Mateo Maté (Madrid, 1964) has had solo shows in Weserburg Museum (Bremen, Alemania, 2021), Galleria Nacionale d’Arte Moderna e Contemporanea, (Roma, Italia, 2020) Museo Reina Sofía (Madrid, 2012), Museo Siqueiros (México DF, 2011), amongst many others. His works has also been exhibited collectively in many other in museums and art centers.