Uscito per la prima volta nel 1959, L’immaginazione sociologica di Charles Wright Mills ha rivoluzionato il modo di intendere le scienze sociali. Partendo dall’analisi di storia, biografia e strutture sociali ha aiutato lettori e studiosi a liberarsi delle influenze che condizionavano i loro comportamenti e le loro valutazioni. La storia della civiltà occidentale dal dopoguerra a oggi dimostra la complessità delle dinamiche che riguardano l’individuo, le istituzioni e la collettività. Per coglierle appieno e non smarrirsi in questo flusso caotico di scambi che è l’età contemporanea, c’è bisogno di qualcosa in più di astratti modelli interpretativi e sterili dati empirici: c’è bisogno dell’immaginazione sociologica.
Per Mills l’immaginazione sociologica è infatti l’atteggiamento mentale che permette di vedere oltre il proprio ambiente e la propria personalità, quindi di comprendere al meglio le relazioni di cui una società si sostanzia. Una visione che è anche un metodo per individuare i punti in comune tra le varie categorie di persone, connettere questioni private a problemi pubblici, analizzarne le ragioni, confrontarsi con il passato.
INFORMAZIONI
- Pagine 308
- ISBN 978-8842825142
Charles Wright Mills
Charles Wright Mills (1916-1962) è considerato il massimo sociologo del suo tempo. Ha insegnato presso il dipartimento di Sociologia della Columbia University di New York, incentrando la sua ricerca sul rapporto tra élite e massa e sull’ascesa della nuova classe media americana. Tra le sue opere ricordiamo La élite del potere (Feltrinelli, 1973), I marxisti (Feltrinelli, 1975) e Colletti bianchi (Edizioni di Comunità, 2001).
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