In La non intelligenza artificiale, Meredith Broussard sostieneche il nostro diffuso entusiasmo per l’applicazione delle tecnologie digitali a ogni aspetto della vita abbia condotto a un’enorme quantità di sistemi mal progettati. Siamo così ansiosi di fare tutto attraverso i computer – prenotare le vacanze, guidare, pagare le bollette, persino scegliere il partner – che abbiamo smesso di esigere che la tecnologia funzioni davvero. Broussard, di professione sviluppatrice software e giornalista, ci ricorda che ci sono limiti fondamentali a ciò che possiamo (e dovremmo) fare con la tecnologia. Con questo libro, ci offre una guida per comprendere il funzionamento interno dell’intelligenza artificiale e i suoi limiti esterni, lasciandoci un importante insegnamento: non dovremmo mai presumere che i computer siano in grado di dare sempre le risposte giuste ai nostri problemi. Mettendo in discussione quello che definisce il tecnosciovinismo – la convinzione che la tecnologia sia sempre la soluzione – Broussard sostiene che non è affatto vero che i problemi sociali siano inevitabilmente destinati a scomparire di fronte a un’utopica società digitale. Per dimostrare la sua tesi, intraprende una serie di avventure nel mondo della tecnologia informatica. Sale su un’auto a guida autonoma che la porta a fare un giro che si rivelerà piuttosto pericoloso (“il futuro dei cyborg non è così imminente”); usa l’intelligenza artificiale per comprendere perché gli studenti di alcune high school americane non riescono a superare i test standard; utilizza il machine learning (apprendimento automatico) per cercare di prevedere quali passeggeri sono sopravvissuti al disastro del Titanic; tenta di migliorare il sistema di finanziamento delle campagne elettorali statunitensi costruendo un apposito software che monitorale spese dei candidati. Se comprendiamo i limiti di ciò che possiamofare con la tecnologia, ci dice Broussard, possiamo fare delle scelte più avvedute per rendere il mondo migliore per tutti.
INFORMAZIONI
- Pagine 280
- ISBN: 978-8891789631

Meredith Broussard
Meredith Broussard insegna data journalism presso l’Arthur L. Carter Journalism Institute della New York University. È stata redattrice presso il Philadelphia Inquirer e sviluppatrice software agli AT&T Bell Labs e al MIT Media Lab. È autrice di articoli e saggi apparsi su Atlantic, Harper’s, Slate, Washington Post e numerose altre testate.