L’interesse di P. D. Ouspensky per i tarocchi risale ai primissimi anni del Novecento, e precede l’incontro con Gurdjieff. Affascinato dalla misteriosa struttura delle carte, nel 1913 pubblica questo breve saggio in cui racconta, con stile poetico e immaginativo, la macchina filosofica rappresentata dai 22 arcani maggiori. Nell’interpretazione del filosofo russo, i tarocchi sono un vero e proprio “libro” di simbolismo ermetico che permette di accedere a un mondo più ampio e profondo.
Tradotto da Nicola Bonimelli

Peter D. Ouspensky
Nato a Mosca nel 1878, è stato filosofo, matematico ed esoterista. La sua ricerca ha combinato misticismo, pensiero analitico e psicologico in un originale percorso verso la verità e le dimensioni superiori. Di fondamentale importanza il suo incontro con il filosofo armeno G. I. Gurdjieff, di cui è stato allievo, e di cui dà testimonianza nel saggio intitolato Frammenti di un insegnamento sconosciuto.
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