Il libro che finalmente ci ha fatto capire che cosa vedessero gli antichi nel cielo.
Il mulino di Amleto è uno di quei rari libri che mutano una volta per tutte il nostro sguardo su qualche cosa – in questo caso sul mito e sull’intera compagine di ciò che si usa chiamare «il pensiero arcaico». Il lettore che si getta in questa ricca avventura, simile a una nuova nave Argo che attraversa l’oceano delle immagini, sentirà alla fine che il viaggio è appena cominciato, ma avrà la prova che si può ancora ascoltare molte fra le storie più antiche come i frammenti di un’unica storia. Ed è una storia inesauribile, che mescola la terra e il cielo, l’enigma e il gioco, la misura e il racconto, il numero e la figura. Ad essa continuiamo ad appigliarci, molto spesso senza saperlo, quando tentiamo di raccontare le nostre storie.
INFORMAZIONI
- Pagine 630
- ISBN: 978-8845917882
Giorgio de Santillana
Giorgio de Santillana nacque a Roma nel 1901. Nel 1938 dovette abbandonare l’Italia in seguito a leggi razziali in quanto ebreo e da allora visse negli Stati Uniti, dove insegnò per lungo tempo al Massachusset Institute of tecnology. La sua opera Il mulino di Amleto, pubblicata negli Stati Uniti nel 1969, fu il frutto di un lungo lavoro in collaborazione con la professoressa Herta von Dechend, la quale insegnò per molti anni all’università di Francoforte.
Hertha von Dechend
Hertha Von Dechend è nata a Heidelberg nel 1915. Iniziò la sua carriera come antropologa nel 1934 presso il Frobenius Institute. Tra il 1960 e il 1966, ha regolarmente insegnato e svolto attività di ricerca presso il Massachusetts Institute of Technology.
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